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Vecchie interviste di Fabio !!!!!!!!!!!

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k1tty93
view post Posted on 26/10/2008, 19:32 by: k1tty93




questa intervista è al fratello minore di fabiuccio, Andrea Grosso


Andrea Grosso alla Sicc «Fabio? Lo stimo tanto»
il Centro - 24 novembre 2005 pagina 26 sezione: SPORT

PESCARA. Fratelli d’arte crescono. Andrea Grosso, fratello più piccolo del famoso calciatore pescarese del Palermo e della nazionale italiana di calcio, Fabio, da quest’anno è in forza alla Sicc Cucine Jesi che milita in Legadue di basket. Ha firmato un contratto pluriennale. L’ha voluto a tutti i costi il coach del team marchigiano Luca Banchi dopo averlo visionato per tutta la scorsa stagione nell’Amatori Pescara. «Ho un contratto di 5 anni» racconta il baby Andrea Grosso, classe 1987 e alto 1.93 centimetri per 79 kg di peso. «L’emozione più bella, finora, l’ho vissuta in un’amichevole di preparazione al campionato quando abbiamo affrontato le V nere della Virtus Bologna. Sono riuscito a segnare 4 punti e non dimenticherò mai i momenti nei quali mi sono trovato di fronte Di Bella, un autentico mastino». Andrea Grosso per completare gli studi si è iscritto al liceo scientifico di Jesi ma, quando può, torna volentieri a Pescara dove l’attendono i genitori Tonino e Loredana. «Da bambino ho scelto il basket per volere di mia madre che, forse, non desiderava più tra i piedi un altro calciatore. Fabio mi porta 10 anni e quando sono nato lui giocava con la Renato Curi Pescara. Lo stimo tantissimo dal punto di vista professionale e sogno di andarlo a tifare da vicino ai prossimi mondiali in Germania con tutta la famiglia». Fabio e Andrea Grosso hanno anche un altro fratello, non impegnato però nello sport. «Pierpaolo ha 30 anni ed è sposato da tempo. Lui ha preferito dedicarsi subito al lavoro ma ci sostiene sempre con un affetto particolare». La carriera di Andrea Grosso è stata breve e intensa. Iscritto da bambino nel minibasket dell’Amatori Pescara, ha bruciato le tappe esordendo a 16 anni in B2 grazie al coach Nino Marzoli. «La particolarità è curiosa in quanto sono entrato a Barcellona Pozzo di Gotto contro la squadra allenata da Marco Di Stefano che poi ho ritrovato a Pescara nelle successive due stagioni in C1». In estate, la svolta. «Sembrava tutto fatto per il passaggio a Veroli, in B1, con Salieri che mi aveva richiesto. Poi, di colpo, è venuto fuori l’interesse dello Jesi che mi ha sottoposto a un provino ed eccomi qui. In Legadue non ho ancora esordito ma ho la possibilità di giocare nella società satellite che disputa la C2 e, allo stesso tempo, maturare esperienza allenandomi con gli americani». Finora le cose, però, non sono andate troppo bene per la Sicc Cucine, partita con l’obiettivo di risalire in A1 e tuttora in affanno in classifica con soli 6 punti in 8 giornate. «In effetti l’ultima sconfitta interna con Ferrara non ce l’aspettavamo (76-79) però il torneo è lungo e ci sono tutti i presupposti per risalire la china. D’altronde siamo abituati a lottare perchè nessuno ci ha mai regalato qualcosa». Quanto le pesa essere fratello di un calciatore famoso? «Nulla. Penso solo a divertirmi con il basket». Marco Ratta

fonte: Il Centro



questo è un'articolo scritto dopo l'esordio di fabio al mondiale !!

La gioia di Grosso: «Una serata memorabile»
il Centro - 14 giugno 2006 pagina 15 sezione: SPORT

Fabio Grosso ha trascorso la mezza giornata libera a Duisburg con la moglie Jessica e alcuni compagni di squadra. Il terzino pescarese della Nazionale, dopo l’esordio al Mondiale, si è rifugiato negli affetti più cari per ricaricarsi in vista della sfida di sabato a Kaiserslautern contro gli Usa. Felice e rilassato al fianco della signora che lo renderà papà. E che in giornata è attesa a casa dopo aver fatto il viaggio con l’amica Carla Duraturo, fidanzata di Barone, e Alice, compagna di Gilardino. Una bella esperienza per la signora Grosso che ha trascorso il soggiorno in Germania insieme alle altre lady azzurre. Parlare di calcio di certo non le ha creato problemi visto che è cresciuta in una famiglia in cui il pallone la fa da padrone dal momento che è figlia di Giorgio Repetto, indimenticato centrocampista del Pescara e oggi opinionista televisivo. A Pescara sono già tornati, invece, il papà Tonino, il fratello Andrea e il cognato Giuseppe. Anche loro lunedì sera erano ad Hannover, sugli spalti, per assistere alla prima di Fabio Grosso al Mondiale. «Esperienza unica, eccezionale», il commmento unanime durante il viaggio di ritorno. «Ho pianto per l’emozione, e non mi vergogno a dirlo», ha aggiunto il papà Tonino, «ho vissuto un’atmosfera indescrivibile. Solo chi c’era può capire. Tanti italiani, un entusiasmo contagioso. E vedere mio figlio lì in mezzo al campo con la maglia dell’Italia mi ha fatto venire i brividi». Non sta nella pelle l’ex assessore allo sport al Comune di Pescara. Sta già preparando il ritorno in Germania. «Vorrei esserci», si lascia sfuggire. Sì, sabato tornerà a tifare per il figlio nella sfida contro gli Usa. La mamma Loredana se ne starà a casa, ma lui no: si sobbarcherà un altro viaggio pur di seguire da vicino le gesta del figlio. «Forse, è stato meno appariscente degli altri», il suo giudizio sulla prestazione contro il Ghana, «ma tatticamente ha fatto il suo dovere e comunque è stato funzionale alla bella partita giocata dall’Italia. D’altronde, si vince e si perde in undici o no?». Nessun contatto lunedì sera. «Ci siamo sentiti al telefono dopo la partita, non c’è stata l’occasione per vederci. Mi basta sapere che è felice e che sta bene». Mantenendo fede al suo profilo basso Fabio Grosso non ha partecipato alla sfilata davanti ai microfoni nel dopo partita contro il Ghana. Lui, antipersonaggio per eccellenza, ha fatto trapelare poche dichiarazioni. «Per me è stata una serata memorabile», ha detto il 28enne terzino pescarese, «esordire in un Mondiale e vincere è qualcosa di fantastico. Di indescrivibile. La tensione era alle stelle, anche perché sai che sei in mondovisione, che tutti ti guardano, che sei l’Italia e che devi fare bene. Dedico questa vittoria e questo esordio a mio figlio in arrivo, a mia moglie, ai miei genitori e a tutti i miei amici». E poco importa che la sua prestazione non abbia convinto fino in fondo tutta la critica. Ci sarà tempo e modo per fugare anche i dubbi nel prosieguo dell’avventura iridata. Di certo, vederlo in campo con la maglia azzurra al Mondiale ha reso orgoglioso chi lo ha visto crescere nel corso degli anni, allenatori, dirigenti e compagni di squadra, oltre agli amici. «Si merita il traguardo che ha raggiunto, voleva arrivare e ce l’ha fatta con una costanza da invidiare», ha detto Serse Cosmi, l’ex allenatore del Perugia che lo ha fatto esordire in serie A dopo avergli cambiato ruolo: da mezzala a terzino sinistro. Una svolta nella carriera di Fabio Grosso che in questi giorni sta vivendo il suo apice in attesa della nuova avventura con la maglia dell’Inter. - Rocco Coletti

fonte: Il Centro

 
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