Fabio Grosso fans FAMILY

Vecchie interviste di Fabio !!!!!!!!!!!

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k1tty93
view post Posted on 29/10/2008, 21:36 by: k1tty93




quest'articolo è risalente all'estate dopo i mondiali 2006..scusate se posto solo articoli antichi...ma mi sembra giusto postarli !!!

Grosso, primo bagno di folla nella sua Pescara
il Centro - 13 luglio 2006 pagina 05 sezione: ATTUALITÀ

PESCARA. Fabio Grosso e la sua favola, un groviglio di coincidenze. Anche il costume Dolce & Gabbana che indossa quando arriva nella piscina blindata dello stabilimento Il Moro Pinalba è azzurro, con un tricolore sul fianco sinistro. Quando il campione del mondo arriva in spiaggia come un bagnante qualsiasi che, al massimo gioca a calcetto per perdere un paio di chili, scoppia il caos: «Fabio Grosso alé», è il grido che si alza dalla spiaggia. Il campione, partito da via Pietro Nenni, la periferia della città, e arrivato in cima al mondo, adesso è a casa, nella sua città. E Pescara gli tributa il suo bagno di folla. Una folla di ragazzini si accalca subito in spiaggia. Come uno sciame di api si muove così come si muove il calciatore dal piede d’oro. Lo insegue, lo marca a uomo. Sulla spiaggia non c’è più tranquillità. E’ scomparsa. Un brusio di fondo accompagna ogni movimento. La gente dello stabilimento è abituata a vedere questo ragazzone con la divisa azzurra con il numero 3 dietro le spalle. Invece, adesso, se lo trova davanti con il costume e le ciabatte infradito ai piedi, consumate dalle passeggiate. Il sorriso, però, è sempre lo stesso. La gente lo chiama, lui sorride: «Arrivo», dice alzando la mano. Un tifoso gli porge sotto il naso le gigantografie delle sue foto scattate nella notte magica mondiale. Ecco Fabio Grosso che fissa incredulo la coppa del mondo. E lui quando impugna il pennarello nero ha un sussulto. La firma scorre lenta, il pennarello si inceppa e il terzino guarda quell’immagine per qualche secondo. Sul suo viso, sembra ripassare l’espressione: «Non ci credo, non ci credo, non ci credo», gridata al tredicesimo minuto del secondo tempo supplementare della semifinale Italia-Germania dopo un gol di sinistro a girare. La partita perfetta, anche e soprattutto per merito di questo ragazzo. E al prossimo mondiale? Un ragazzino, mentre il calciatore gli firma il pallone da beach volley, già pensa al futuro. Ma è davvero troppo presto. Di mezzo ci sono tante sfide da giocare e da vincere: «Ma tu già pensi al prossimo mondiale», dice il campione del mondo ridendo. Come per dire: «Per favore, solo un attimo di relax». E’ caccia all’autografo al lido Il Moro Pinalba. La schiera di ragazzini cerca di forzare il cordone di tavoli piazzato per sicurezza sul bordo della piscina da Donato D’Amario. Una signora apre la borsa, tra la folla, afferra il portafogli di Alviero Martini e lo porge al calciatore. Lui lo prende ma quando si rende conto, guarda la signora come per dire: «Sicura?». Lui sorride, pare chiedere il permesso di sporcare il portafogli di marca e firma con il pennarello indelebile. A chi gli dice, «complimenti per il suo mondiale», lui risponde con un sorriso e fa: «Grazie». «Complimenti per la freddezza all’ultimo calcio di rigore, lei è l’orgoglio di Pescara», sussurra un tifoso che si guadagna un autografo. «Grazie», risponde il calciatore. Sempre umile. E così gli amici più stretti, lo afferrano per la caviglia e giù in acqua. Fabione Grosso, in questi giorni, sembra quasi un tronista assediato dalle fan in discoteca. Tutti vogliono la sua firma. Tutti vogliono una foto con il campione. Ma lui dice: «Per favore, mi fate fare un bagnetto». E’ l’antidivo per eccellenza. Lui, protagonista di un’impresa quasi non se ne rende conto. La storia di Fabio Grosso gira intorno alle coincidenze. Anche il costume che indossa da anni è azzurro e intorno alla cucitura c’è una bandiera tricolore. E’ solo un caso, non è un vezzo per ricordare a tutti che è un campione del mondo. Come la nonna paterna che di nome fa Italia o il padre, per tutti Tonino, ma all’anagrafe Felice Antonio. Uno status. Adesso per il fresco campione del mondo si profila un periodo di vacanze. Del resto, Fabio Grosso è alla vigilia di un evento importantissimo e cioè la nascita di un figlio. La famiglia per lui è una cosa importantissima. Un affetto non si baratta con niente al mondo. E in un’immagine si capisce tutto. La folla lo acclama ma lui, appena arrivato in spiaggia sotto la palma, riesce a dribblare tutti e ad abbracciare gli amici più veri. Quelli presenti anche a Berlino con un viaggio estenuante in camper. Relax, senza pensare al mondo del calcio. Fanta e Aperol, gli serve in una brocca il gestore dello stabilimento Ezio Turchi: «E’ il cocktail dello stabilimento». Ma il debutto con l’Inter, nello stadio di San Siro, si avvicina. L’Inter club di Pescara, via Elettra 32, con uno spazio sul Centro gli manda a dire: «L’Inter club Pescara saluta con affetto e ammirazione l’amico Fabio Grosso campione del mondo». L’erede di Giacinto Facchetti, ora l’erede di Antonio Cabrini. Fatto sta che, secondo i bene informati la valutazione del terzino di 29 anni, cresce giorno dopo giorno. Da 6,5 milioni di euro, adesso sfiora i 12 milioni. E uno come Massimo Moratti dice: «E’ proprio una fortuna averlo acquistato». Per Antonio Cabrini, il terzino, nella storia di Germania 2006, «merita un capitolo a parte e tutto suo. La vera rivelazione di questo mondiale». Fabio Grosso venuto dalla Renato Curi che tira il rigore decisivo e Antonio Cabrini, l’icona della Juventus, sulla poltrona di casa sua che ripensa al suo errore dal dischetto in Spagna: «L’ho guardato in faccia grazie al primo piano televisivo e ho letto nei suoi occhi l’anima del leone. Non avrebbe mai potuto sbagliare e non ha sbagliato ecco il nuovo terzino sinistro di fascia dopo Giacinto Facchetti, il sottoscritto e Paolo Maldini». Un attestato di stima che arriva dopo anni di sacrifici. Dall’Eccellenza alla serie A e alla Nazionale in sette anni. Dalla polvere dell’antistadio di Pescara all’erba perfetta dell’Olympiastadion di Berlino. - Pietro Lambertini

fonte: Il Centro
 
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