Fabio Grosso fans FAMILY

Vecchie interviste di Fabio !!!!!!!!!!!

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merigd
view post Posted on 10/11/2008, 22:02 by: merigd




(2 agosto 2006) Gazzetta dello Sport
Rispunta Grosso: «E' Inter senza limiti»


Il campione del mondo sta per ripartire con la nuova maglia: «Il Mondiale mi ha insegnato che non bisogna contenere le ambizioni. Sono pronto a entrare in un gruppo di campioni, punto al massimo»
L' ultimo invito è arrivato dalla comunità italiana di New York. Gli hanno proposto un giorno a Manhattan. Da eroe. Nella sua Pescara, invece, lo hanno già incoronato. Feste in piazza, cortei. Passione allo stato puro. Un abbraccio talmente soffocante da costringerlo a rifugiarsi per qualche ora in un albergo. LE NONNE La seconda carriera di Fabio Grosso è una scoperta quotidiana. «La cosa divertente è che sono entrato nel cuore dei ragazzi ma anche delle nonne. Un amore trasversale». Deve ancora abituarsi a una vita in copertina. A chi lo guarda incuriosito. A chi gli chiede un autografo o una foto ricordo. A chi lo abbraccia. Senza aggiungere altro. In Costa Smeralda, con la moglie Jessica e alcuni amici fidati, è stato ogni giorno sotto i riflettori. «Ho retto bene tutte queste attenzioni perché non mi sento un divo. Ero e resto una persona semplice. Il titolo mondiale non mi ha cambiato. E poi, in fondo, la fatica della popolarità è anche piacevole. A volte mi chiedo quanto durerà. Un mese? un anno? E' come vivere dentro a un bel sogno. Non vorresti mai svegliarti». L' ADRENALINA In vacanza ha rivisto spesso il calcio di rigore che ha regalato il Mondiale all' Italia. «E ogni volta l' adrenalina saliva come se venissi catapultato indietro, al 9 luglio. A volte chiudevo gli occhi al momento del tiro».( :wub: ) A casa conserva i filmati con le registrazioni delle partite dell' Italia. «Le rivedrò tutte. Al momento giusto. Quando sono sbarcato in Sardegna l' idea era quella di staccare la spina. Di pensare solo a rilassarmi insieme a mia moglie e ai miei amici. Ma, come accendevo la televisione, rispuntava "quel" rigore. Un piacevole tormentone». Una promessa, però, l' ha rispettata: niente pallone fino a quando si presenterà in ritiro. Neppure una piccola partita a calcetto. Lippi e la nazionale lo hanno completamente saziato. UOMO COPERTINA «Niente calcio, solo tennis. Cambia lo sport ma non cambia l' approccio agonistico: studio l' avversario e, poi, cerco di chiudere il colpo. Un' opera di logoramento tipica di chi non è un pallettaro ma non è neppure perfetto nei colpi di volo». Grosso è stato l' uomo copertina in Germania. Tre momenti lo hanno eletto a protagonista: il rigore conquistato contro l' Australia, il gol durante il supplementare contro la nazionale di Klinsmann e, infine, il rigore che ha gelato Barthez e la Francia. «Non saprei fare una classifica delle mie partite più belle. E' stato tutto bello. Ascoltando la gente capisco che abbiamo regalato delle emozioni indimenticabili. Io ho dato il mio contributo». Prodezze che lo hanno fatto entrare nella squadra dei personaggi-simbolo dello sport mondiale. Il vecchio Grosso non esiste più. NUOVE RESPONSABILITA' La Coppa alzata a Berlino lo carica di nuove responsabilità. «Avverto che l' atmosfera intorno a me è cambiata. Tutti mi guardano con occhi diversi e pretenderanno di rivedere sempre in campo il giocatore ammirato durante i mondiali. Non sono spaventato da questa nuova realtà. L' importante è restare se stessi. Con i propri pregi e i propri difetti. Io sono Fabio Grosso, non Pelè. Ma sono felice se, magari solo per un secondo, qualche tifoso abbina il mio nome a uno di quei campioni che, nella storia del calcio, hanno fatto la differenza». CAPELLI A ZERO Comincia a ragionare da fuoriclasse. Un altro passo importante per la sua seconda vita sportiva. Grosso ha capito che deve rimettersi in gioco. La prossima sfida si chiama Inter. Uno scudetto da «rivincere» sul campo, dopo quello che i saggi hanno consegnato a tavolino al patron Moratti. «Sono pronto a entrare in un gruppo dove ci sono tanti campioni. E sono deciso a ottenere il massimo. Lo scudetto? Il mondiale mi ha insegnato che non bisogna porsi limiti. Una società prestigiosa come l' Inter non deve porsi limiti». Si presenterà a Mancini con un nuovo look. «Prima delle vacanze mi sono tagliato i capelli a zero. Era una scommessa legata al risultato del Mondiale. Che giudizio ha dato mia moglie di questo nuovo look? Positivo. Ma lei mi vede con gli occhi dell' amore. Comunque i capelli lentamente stanno già ricrescendo. A proposito: tutti mi hanno riconosciuto anche se ero senza capelli». ( ^_^ )STOP ALLE GUERRE Ancora poche ore poi, il pallone tornerà al centro della sua vita. L' Inter, la Champions, la nuova nazionale di Donadoni. Con il suo amico-procuratore Antonelli cercherà di non farsi travolgere anche dagli sponsor che vogliono abbinare ai loro prodotti l' urlo di gioia in quella notte magica di Berlino. Grosso di sicuro non tradirà la sua immagine di ragazzo semplice che, d' incanto, si è trovato dentro a una favola. Si può essere divi senza vivere da divi. «Mi raccomando, faccia un' intervista soft. Non esageri con i complimenti». Non è cambiato. Di sicuro non si è montato la testa. Il titolo di campione del mondo gli permette, però, di far sentire la sua voce dove serve. Nel campo della solidarietà, a esempio. O nelle battaglie sociali. «Bello l' appello dell' Inter per fermare tutte le guerre» dice, convinto. Moratti ringrazia. E lo aspetta a braccia aperte.
Calamai Luca

...è sempre, sempre, sempre il migliore!!!!!!!!!!!!!! :wub:
 
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