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Pistoia , l asilo dello scandalo u.u, che schifo!

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view post Posted on 6/12/2009, 17:14




Pistoia, 6 dicembre 2009 - RESTANO IN CARCERE le due donne accusate di aver maltrattato i bimbi ospitati nell’asilo nido privato “Cip Ciop” di Sant’Agostino. Una giornata intensa anche quella di ieri, segnata dalla notizia che i genitori dei bimbi si riuniranno in un comitato e che si è conclusa con la rinuncia alla difesa di una delle indagate da parte del suo legale per motivi personali. Il giudice delle indagini preliminari Alessandro Bussegoli ha sciolto ieri mattina la riserva convalidando l’arresto di mercoledì mattina, in flagranza, dopo che entrambe le indagate avevano schiaffeggiato un bimbo nei locali di via Galvani e ha accolto in pieno le richieste cautelari del pubblico ministero Ornella Galeotti che dirige le indagini della Squadra Mobile su questa sconvolgente vicenda e che aveva chiesto, oltre alla convalida dell’arresto, il carcere per entrambe.



A motivare la conferma della custodia cautelare in carcere il pericolo di reiterazione del reato, considerata la personalità delle due donne, e la gravità del fatto. Il giudice Buzzegoli ha preso visione di tutti i filmati realizzati dalle microcamere installate dalla Mobile all’interno dell’asilo e che documentano una serie di maltrattamenti fra schiaffi, botte sulle testine dei bimbi, strattonamenti, punizioni e il terribile sistema per far mangiare la pappa, a suon di schiaffi e di bavaglini schiacciati sul viso per far scendere il boccone, come è stato possibile vedere nel video diffuso dai genitori di una bimba di 14 mesi.



IN CARCERE, Anna Laura Scuderi, 41 anni, titolare della struttura, e la sua collaboratrice Elena Pesce, di 28 anni, vivono momenti difficili, mal sopportate dalle altre detenute di Sollicciano, che le insultano e sputano contro la loro cella. La popolazione carceraria non ama, è noto, chi si rende responsabile di reati contro i bambini. Si starebbe valutando addirittura l’ipotesi di un possibile trasferimento in un altro istituto. Le due donne, secondo quanto si apprende, sono ormai crollate. Elena Pesce ha pianto a lungo, chiedendo perdono e uno degli avvocati della Scuderi, Stefano Panconesi, si è fatto interprete ieri dell’intenzione di: «Un qualsiasi gesto nei confronti delle piccole vittime e dei loro genitori». Intanto si apprende che la Scuderi non mangia e rifiuta di lavarsi. «Si sta lasciando andare» ha dichiarato ancora l’avvocato Panconesi.



I genitori dei bimbi dell’ex asilo nido privato «Cip Ciop» intanto sono in pieno fermento, intenzionati ad ottenere giustizia su tutti i fronti. Hanno annunciato l’intento di riunirsi in un comitato e il Comune ha offerto, tramite il sindaco Renzo Berti, la disponibilità a offrire il patrocinio legale per la costituzione di parte civile, mentre l’avvocato del Comune di Pistoia ha già formalizzato la richiesta degli atti del processo. In caso di rinvio a giudizio delle due “maestre” il comune si costituirà parte civile per il danno di immagine subito per Pistoia, “Città amica dei bambini”, dove da oltre vent’anni i servizi per l’infanzia sono il fiore all’occhiello dell’amministrazione. Pistoia è una città ferita.



Una scritta gigantesca “asilo lager“ è comparsa ieri sul cancellone giallo dell’edificio-bunker di via Galvani.
E intanto l’avvocato Giacomo Dini del foro di Pistoia, che era stato nominato difensore di Elena Pesce e che nel giorno dell’interrogatorio di garanzia era stato sostituito dal fratello Giovanni, ha rinunciato al mandato. Le sue motivazioni sono personali.



«Mi rendo conto del ruolo che rivesto — ci ha detto Giacomo Dini, che ha 52 anni, — ma non posso non interrogarmi sulla questione personale. Sono padre di un bimbo di 18 mesi, che frequenta da poco un nido. Il caso mi avrebbe potuto portare in quell’asilo. Quello che mi pongo oggi non è più un problema di garanzia e di difesa, ma di coscienza. Mi chiedo se sono in grado di garantire alla mia assistita una serena attività di difesa. Non posso continuare questa mia opera con la mia riserva mentale. Vedere il mio bambino corrermi incontro per abbracciarmi e avere questo bagaglio di dolore da dover risolvere per un mio assistito».




In questi giorni non si parla d altro..ma io dico : come diavolo si a a trattare così dei bambini piccolissimi, alcuni di 14 mesi... bah è uno schifo!VOI CHE NE DITE???
 
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