Fabio Grosso fans FAMILY

Vecchie interviste di Fabio !!!!!!!!!!!

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giu_max
view post Posted on 6/12/2008, 11:24




io non riesco a trovare articoli vecchi :(
 
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merigd
view post Posted on 7/12/2008, 17:54




neanche io oramai...
 
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k1tty93
view post Posted on 7/12/2008, 20:37




non ricordo se è mai stato postato...


Puntata al Venere per Fabio Grosso
il Centro - 09 agosto 2003 pagina 07 sezione: PESCARA

PESCARA. Una rimpatriata con i vecchi amici per il giocatore del Perugia Fabio Grosso, che ieri sera ha animato la serata di discobeach allo stabilimento balneare “Venere” di Pescara. Prima di partire per la città umbra, il calciatore era un cliente abituale dei fratelli Donatelli, proprietari dell’attività. Così ieri, intorno alla mezzanotte, il giocatore ha deciso di fare loro una bella sorpresa passando a salutarli. E’ arrivato con la sua ragazza e ha ritrovato un ambiente totalmente nuovo a seguito del recente rinnovo locali. Non si è trattenuto molto, solo il tempo di scambiare quattro chiacchiere e di un brindisi in ricordo dei vecchi tempi.



questo è recentissimo..risale a pochi giorni fa (29 novembre)

Grosso e quel terreno recintato
il Centro - 29 novembre 2008 pagina 05 sezione: PESCARA

PESCARA. Un cartello finalizzato alla promozione della vendita di immobili e una recinzione a delimitare il terreno. Sarebbe tutto normale se il proprietario del terreno, estraneo all’iniziativa, non avesse fatto ricorso alle vie legali e non si chiamasse Fabio Grosso, calciatore di fama mondiale con un palmares da favola: campione del mondo, d’Italia e di Francia. A fare notizia concorre la controparte: Pino Di Tommaso, uno dei protagonisti del recente assalto alla questura di Pescara. Grosso, assistito dall’avvocato Maurizio De Nardis , ha fatto ricorso contro Pino Di Tommaso , titolare e legale rappresentante della Mpdf Costruzioni che, a sua volta, si è affidato allo studio legale Supino-Iezzi-Bisocchi Visconti . L’udienza davanti al giudice Marco Bortone era stata fissata per ieri, ma c’è stato un rinvio al 12 dicembre. Il valore della controversia è stimato in 230mila euro. La vicenda ha preso il via nel marzo del 2007, quando il calciatore ha acquistato un terreno di 1595 metri quadri a Montesilvano. L’atto pubblico è stato registrato il 26 giugno 2007. Un anno dopo, secondo il ricorso presentato dall’avvocato De Nardis, su quel terreno veniva collocato abusivamente un cartello con i riferimenti della Mpdf Costruzioni e del titolare, Pino Di Tommaso, finalizzato alla promozione della vendita di immobili da realizzarsi in loco da parte della stessa società. Senza alcuna autorizzazione - sempre secondo il ricorso -, il terreno veniva recintato dalla Mpdf, sottraendolo così alla disponibilità di Grosso, che da due anni è in forza al Lione, squadra francese. Il calciatore ha nominato anche un perito, l’ingegner Paolo Iannetti , che ha riscontrato, durante un sopralluogo, l’esecuzione di opere abusive, in particolare movimento terra, apposizione di picchetti di acciaio ed estirpazione di piante. Nel resistere all’azione promossa da Grosso, i legali di Di Tommaso hanno evidenziato che il loro assistito, oltre a respingere tutti gli addebiti, si trova detenuto a San Donato non può comparire in tribunale. Sulla richiesta di scarcerazione, il tribunale del Riesame si pronuncerà il 9 dicembre. (m.c.)


spero tanto che fabio vinca il processo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!..quel di tommaso deve andare in carcere !!!!!!!!!!!! come ha osatooooo !!!!!!!!!!
 
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merigd
view post Posted on 8/12/2008, 18:49




Dai fatti direi proprio che Fabio vincerà...
 
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giu_max
view post Posted on 16/12/2008, 19:09




mahhhhh XD non solo ha mille preoccupazioni,pure deve preoccuparsi di uno che mette cartelli nella sua proprietà :(
 
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merigd
view post Posted on 16/12/2008, 19:33




chissàcom'è andata a finire....adesso cerco...speriamo di trovare qualcosa!
 
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merigd
view post Posted on 16/12/2008, 20:01




Intanto ho trovato questo:
Anche Grosso spera di finire in nerazzurro
il Centro — 22 gennaio 2004 pagina 13 sezione: SPORT

PESCARA. «Se dovessi davvero trasferirmi all’Inter? Beh, sarebbe semplicemente la realizzazione dell’ennesimo sogno». Certo, Fabio Grosso a mettere in fila exploit professionali in pochissimi anni ci è ben abituato. Tanti anni di gavetta tra i dilettanti abruzzesi, poi tutto a distanza ravvicinata: la C2 a Teramo, la C1 a Chieti, il doppio salto in serie A con il Perugia, i gol, la nazionale maggiore. Però finire all’Inter di mister Zaccheroni è davvero un’altra cosa. Tanto che anche il papà Tonino, politico, tifoso della Juventus, sembra disposto a sacrificare come pegno la sua fede calcistica. Intanto, Fabio pensa al suo Perugia, che ieri sera ha disputato il match di ritorno dei quarti di finale della Coppa Italia, al “Delle Alpi“ proprio contro la Vecchia Signora. «A Perugia sto benissimo», si affretta a precisare il giocatore pescarese, «e anche se stiamo vivendo un momento di sofferenza in classifica pensiamo di tirarci su». Probabilmente, però, a lottare per la salvezza lascerà altri. Il richiamo delle sirene nerazzurre è troppo forte, anche volendo gli è impossibile non pensarci, non ammettere. «E’ vero, qualcosa con l’Inter c’è. Forse anche più di un semplice contatto, diciamo pure che è una trattativa aperta ormai da inizio mercato. Mi tengono ben informato i miei stessi dirigenti. Vedremo. E’ inutile negare che ci penso e ci spero». Se così fosse nella bella storia non sarebbero mancati neppure gli indizi del destino. «In effetti», racconta Grosso, «ho esordito in serie A proprio a San Siro contro l’Inter. Perdevamo 2-1 e a un minuto dalla fine ho avuto l’occasione del pareggio ma ho colpito il palo, e poi sul ribaltamento dell’azione ho commesso un fallo da rigore con tanto di espulsione. Insomma, di tutto di più in pichissimi istanti. Ho ancora nitido il ricordo della tempesta di sensazioni contrastanti di quel dopo partita, un’ebbrezza unica. Se andrò all’Inter forse significa che ero un predestinato». Se andrà all’Inter, intanto, è certo che sarà chiamato subito a dare un importante contributo alla causa. «Credo che nel 3-4-3 ci potrebbe anche essere uno spazio ritagliato apposta per me, come esterno sinistro di centrocampo dove ora sta giocando Pasquale e prima c’era Coco che, però, adesso è infortunato. Ma lasciamo stare, è prematuro parlarne». Comunque sia, scaramanzia a parte, il momento di fare ricredere gli scettici è arrivato. «Da quando giocavo nella Curi di Pescara, in Eccellenza, e non riuscivo proprio a salire la china, sono successe cose inimmaginabili. Sto vivendo in una favola, e non voglio proprio svegliarmi». Giancarlo Febbo

Grosso: «Mi rivedrete presto in A»
il Centro — 07 febbraio 2004 pagina 17 sezione: SPORT

PESCARA. Nel giro di pochi giorni ha perso la serie A, la possibilità di giocare nell’Inter, e probabilmente metterà a rischio anche l’eventualità di essere ancora convocato in Nazionale. Eppure il pescarese Fabio Grosso non ha crucci. Anzi, è letteralmente euforico di essersi trasferito al Palermo. Lo è perché la serie B dovrebbe rivelarsi solo un declassamento temporaneo, e anche perché alla sua età (26 anni) una scelta di vita è comunque confortata da ampi margini di buon esito. «E’ vero», spiega il nuovo laterale sinistro palermitano, «ho lasciato la serie A, ma se tutto va come spero potrei riprendermela in poco più di tre mesi». Magari, se fosse rimasto a Perugia, la massima categoria l’avrebbe persa sul campo, vista anche la disperata classifica degli umbri. Magari l’Inter tornerà molto presto a fargli la corte. Magari Trapattoni riterrà che una risorsa come lui vada comunque tenuta in considerazione. Ma il crogiuolo di ipotesi adesso per Fabio Grosso è assolutamente relativo. «Ho fatto una scelta con la piena consapevolezza che possa essere quella giusta», spiega il giocatore, «e di certo l’ambiente palermitano mi sta aiutando a confermare le mie impressioni. Appena sono arrivato ho visto una piazza estasiata dalla possibilità di conquistare la promozione. Qui sono tutti accaniti tifosi, dopo un minuto mi riconoscono dovunque e mi riempiono di complimenti. Oggi (ieri, ndc) ho fatto un giro nella zona di Mondello, vicino al mare, dove spero di trovare casa insieme alla mia fidanzata Gessica. Ebbene, è stato un bagno di entusiasmo continuo. Ora non vedo l’ora di esordire alla Favorita, contro l’Avellino, davanti a 30mila tifosi che ci daranno una carica incredibile». In verità, viste anche certe premesse della scorsa settimana, avrebbe potuto esordire a San Siro con la maglia nerazzurra. Ma il tentennamento dei dirigenti interisti è stato esagerato. «Se dovessi dire perché non sono più andato alla corte di Zaccheroni non saprei proprio cosa rispondere. So, però, che non ho alcun rimpianto. Negli ultimi giorni di mercato», racconta Grosso, «avevano cominciato a chiamarmi i dirigenti del Palermo, e io non sono rimasto insensibile. Alla fine ho deciso così, dopo aver fatto le mie attente valutazioni. Non mi interessa che sia sfumata la possibilità di approdare in una grande squadra, e sinceramente adesso non sto neanche pensando alla Nazionale. Piuttosto mi sono trovato di fronte all’offerta di un contratto economico irrinunciabile, in più da parte di una delle cinque, sei società migliori d’Italia, e parlo anche rispetto a quelle di serie A. Certo, nel calcio può succedere di tutto, e questo è un rischio che ho ritenuto di potermi assumere. Però, se dovessimo essere promossi, come credo dal momento che abbiamo una squadra fortissima, sono convinto che apriremmo un ciclo per essere protagonisti anche in A». Intanto è in attesa che l’allenatore gli definisca il ruolo. «Mister Guidolin in questa settimana ha provato tante soluzioni diverse, che non riguardavano solo me, ma tutta la squadra. Orientativamente credo che potrei agire o da terzino sinistro, se optasse per la difesa a quattro, o salire sulla linea degli esterni di centrocampo. Per me è indifferente. Quello che conta è giocare titolare e, soprattutto, vincere. Quella con l’Avellino, ad esempio, sarà una “partitaccia“. Loro sono ultimi ma molto spigliati e offensivi, quindi molto pericolosi. Poi abbiamo due trasferte. Insomma, la promozione dobbiamo sudarcela». E poi, tra circa un mese, la sfida all’Adriatico contro il Pescara. «Per me», conclude Grosso, «sarà una grandissima emozione. Infatti non ho mai giocato contro la squadra della mia città, per giunta in quello stadio che mi ha visto tante volte sugli spalti. Se mi sarebbe piaciuto giocarla con la maglia biancazzurra? Beh, è difficile rimanere indifferenti di fronte a un’ipotesi così suggestiva. Ma io per carattere guardo sempre avanti, e così continuerò a fare». Giancarlo Febbo
SPOILER (click to view)
direi che ci ha preso... image
 
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merigd
view post Posted on 16/12/2008, 20:27




Grosso felice «Non speravo di essere qui»
il Centro — 22 marzo 2005 pagina 00 sezione: CHIETI

PESCARA. Fabio Grosso non si aspettava la chiamata di Marcello Lippi. «Assolutamente», racconta, «tant’è che domenica, dopo aver giocato a Parma, stavo tornando a casa, a Pescara, con mio padre. A metà strada è arrivata la telefonata del ds Foschi».

Grosso: «Torno in azzurro da protagonista»
il Centro — 22 marzo 2005 pagina 15 sezione: SPORT

La primavera di Fabio Grosso è colorata di azzurro. Quello della Nazionale. Non se l’aspettava la chiamata di Marcello Lippi. «Assolutamente», racconta il 27enne terzino del Palermo, «tant’è che domenica, dopo aver giocato a Parma, stavo tornando a casa, a Pescara, con mio padre. Ero anche piuttosto contrariato, visto che la vittoria ci è sfuggita a tempo scaduto. A metà strada è arrivata la telefonata del ds Foschi che mi ha avvertito della convocazione». E’ la settima per il giocatore pescarese, con la prospettiva di poter giocare sabato sera a Milano, contro la Scozia, nella gara valevole per le qualificazioni mondiali di Germania 2006. E’ in dubbio Nesta: oggi sarà presa una decisione. Mancherà Zambrotta, squalificato. E Grosso e Chiellini sono in ballottaggio per la sua sostituzione sulla fascia sinistra della difesa. «Una gioia», il commento dell’ex trequartista del Chieti trasformato in terzino da Cosmi, a Perugia, «un’altra soddisfazione dopo quelle che mi sto togliendo con la maglia del Palermo. Giocare davanti a 40-50.000 persone alla Favorita è un’emozione unica, fa venire i brividi. La chiamata di Lippi, poi, premia la mia tenacia. Mi ero riproposto di tornare in azzurro quando ho deciso di lasciare la serie A (a Perugia, nel gennaio del 2004, ndr) per scendere in B con il Palermo. Ci sono riuscito. E nella massima serie adesso la squadra recita un ruolo da protagonista. E, forse, anche per questo motivo che Lippi mi ha concesso questa chance». Potrebbe giocare sabato. Dovesse essergli preferito Chiellini, scenderebbe in campo mercoledì a Padova nell’amichevole contro l’Islanda. Ma vuoi mettere il gusto di giocare in azzurro a San Siro dove ha (anche) esordito in serie A? «Non mi illudo, vivo alla giornata. Certo, però, mi piacerebbe esserci sabato sera». L’ultima apparizione con la maglia dell’Italia (gestione Trapattoni) risale al 12 novembre 2003 a Varsavia nell’amichevole persa 3-1 contro la Polonia. Era il terzo gettone di presenza. Poi, da Perugia a Palermo, la promozione in serie A, il matrimonio con Jessica, un’altra avventura nella massima serie e rieccolo in azzurro. «Il cerchio si è chiuso», la chiosa di Fabio Grosso, «sono maturato tanto in questi anni, sia dal punto di vista calcistico che umano. La carriera mi sta regalando tante soddisfazioni. Forse, l’unica nota stonata è che sto poco a casa, a Pescara. I miei genitori mi vedono raramente». Sabato sera lo vedranno in televisione, come tutti gli amici e i parenti. Ieri a Coverciano, al ritiro azzurro, ha salutato l’altro abruzzese convocato da Lippi, il guardiese Morgan De Sanctis, il portiere dell’Udinese. Da oggi cercherà di guadagnare la fiducia del ct. Intanto è diventato l’orgoglio della Palermo calcistica visto che la società rosanero è quella che ha fornito il maggior numero di giocatori, cinque, alla Nazionale: Barzagli, Zaccardo, Barone e Toni, oltre a Grosso. Nel Club Italia c’è un altro abruzzese: si tratta di Gabriele Gravina, il consigliere federale della Figc, ex presidente del Castel di Sangro, diventato responsabile della Nazionale maggiore.
 
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k1tty93
view post Posted on 17/12/2008, 17:00




bellissimi articoli grazie meri !!!!!!
 
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merigd
view post Posted on 17/12/2008, 17:31




prego! :P
 
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giu_max
view post Posted on 17/12/2008, 18:59




chi billi!!!!!!!
 
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merigd
view post Posted on 23/12/2008, 20:59




Mogli, neonati e caffè al bar il day after degli eroi per caso

Repubblica — 06 luglio 2006

[...]Jessica Grosso, la bella signora dell' eroe del giorno, Fabio, porta a spasso il pancione di sette mesi dentro il quale scalcia un maschietto, come fanno tutti i nascituri a sette mesi, ma in quello scalciare gli sciamani della tribù leggono auspici fausti. Il marito arriva con i suoi occhiali spessi da miope sul naso, che lo costringono a giocare con le lenti a contatto, mi dice, e dimostrare così a tutti i bambini stupidi che prendono in giro i "quattrocchi" a scuola che anche chi ha la vista corta può giocare, e benissimo, in Nazionale.[...]
[...]Grosso il magnifico miope, lamenta di non avere dormito abbastanza, dopo le danze sui tavoli degli spogliatoi, al suono di una compilation di musiche proposte dal noto musicologo Materazzi, che adesso rifiuta di rivelarci quali siano, perché, come i tamburi degli Zulu prima delle guerre, esso deve avere un contenuto magico. Conferma che tra i pezzi c' è anche O Sole Mio, come già Lippi fece eseguire O sordato 'nnamurato sull' aereo che tornava dalla vittoria sull' Ucraina, sempre nel solco rigoroso del repertorio da torpedone.[...]
 
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giu_max
view post Posted on 24/12/2008, 11:35




O_O fantastico
 
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k1tty93
view post Posted on 24/12/2008, 18:26




troppo bello questo articolo !!!!!!!!!!!!!!
 
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234 replies since 23/8/2008, 10:58   4712 views
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